Grande prova di carattere dei nostri ragazzi questa sera a Quarto D’altino contro una squadra costruita per puntare alla vittoria del campionato.

Anche se usciamo sconfitti lo facciamo a testa alta convinti che il lavoro serio, agli ordini di coach Biondo, darà i suoi risultati positivi di sicuro.

La squadra capitanata da Bello Diego, che mette 12 punti e recupera ben 13 rimbalzi, ritrova il capocannoniere dello scorso campionato Christian Pesce che con 24 punti fa capire che in questa categoria ci può stare eccome se ci può stare.

La partita ci vede partire benissimo con il quintetto Ranzato, Bello Diego, De Gasperi, Pesce, Todaro, tanto che il coach avversario è costretto a chiamare timeout.

L’Annia si riprende ma è solo nei secondi finali che crea un piccolo break facendo terminare il quarto sul 22 a 17 per loro.

Nel frattempo fanno il loro ingresso in campo gli altri tre Bello a disposizione, Davide, Mattia, e Alessandro.

Nel secondo quarto fanno il loro ingresso in campo anche Agnolin, Scaggiante, Coro’ ma il parziale di tempo vede ancora un più cinque per l’annia che porta il suo vantaggio a +11 e sul 46 a 35 si va all’intervallo lungo.

Si ritorna in campo con lo stesso quintetto iniziale fatta eccezione per Ranzato colpito duro al volto nel corso del 2/4 e costretto ad uscire, al suo posto Mattia.

In questo quarto fa il suo ingresso anche Lachin al quale viene chiesto una marcatura asfissiante al play avversario e chiudiamo il tempo sempre con un parziale negativo ma di soli 3 punti sul 64 a 50.

Il 4/4 invece siamo noi a vincerlo per 17 a 19 a testimoniare il fatto che non si è mai mollato fino alla fine.

Risultato finale 81 a 69.

Facciamo quindi un applauso a tutta questa squadra, al coach e dirigenti con la certezza che d’ora in avanti se tutte le partite saranno affrontate in questa maniera sarà dura per chiunque ci affronterà.

Tabellini: Pesce 24, Bello Diego 12, Todaro 10, Bello Mattia 6, Scaggiante 5, Agnolin 5, De Gasperi 5, Ranzato 2, Lachin, Coro’, Bello Davide, Bello Alessandro

Articolo di Michele Bello